Racconti da museo – il workshop

Creatività e storytelling per la comunicazione dei beni culturali

Perché un workshop di narrazione museale

Narrazione significa oramai molte cose, forse troppe. Per noi, è lo strumento più utile e bello per conoscere genti e luoghi diversi e, attraverso il confronto con gli altri, scoprire qualcosa di nuovo anche su noi stessi. E poi agire per migliorare. Si dice che una civiltà che non racconta più storie è destinata a frantumarsi e morire.

Nei musei, poi, la narrazione fa molto di più. Le storie danno vita agli oggetti esposti, e ci fanno sentire il contatto diretto con la vita vera di altri mondi. Ci consentono, quasi, di dialogare con genti lontane nel tempo o nello spazio: un dialogo certamente virtuale ma non meno reale nelle nostre menti. E il dialogo, si sa, produce amicizia anche dove prima c’era diffidenza. Le storie ci aiutano ad abbattere gli stereotipi che sono il vero male del nostro tempo.

Raccontare è un’arte, ma c’è anche una buona dose di tecnica che tutti possono apprendere. E quando il racconto entra in museo, tecnica e arte devono essere al servizio del messaggio del museo. È un lavoro peculiare teso a studiare la narrazione più adatta a ogni circostanza, a cucirla addosso al progetto, a costruirla armonica, senza sbavature, della misura giusta. E soprattutto efficace, che sappia cogliere nel segno.

Nel workshop Racconti da museo indaghi innanzitutto il ruolo della narrazione nella comunicazione museale, per capire quanto sappia trasformare i musei in luoghi dell’esperienza collettiva, del divertimento, del piacere di scoprire, conoscere e riflettere.

Affronti quindi le tecniche di narrazione più indicate per i musei: capisci come cercare, riconoscere, progettare e raccontare una ‘storia da museo’; valuti le modalità di elaborazione e trasformazione dei documenti storici; ragioni sul linguaggio più adatto alla narrazione museale.

Infine provi a raccontare tu stesso, mettendoti alla prova in serratissimi ‘learning by doing’: per cogliere, nella pratica, le caratteristiche di una comunicazione efficace e di una narrazione coinvolgente.

I temi del workshop

  • racconti in museo: come, dove, quando, perché;
  • documentazione: il lavoro di preparazione (bibliografia, iscrizioni e reperti, foto o sopralluoghi, esperienze personali), quanto dire e come dirlo;
  • un oggetto, un mondo: come scegliere gli oggetti-chiave di un racconto e come usarli per ricostruire un contesto storico;
  • ambientazione: come evocare il contesto storico del racconto senza soffermarsi a descriverlo;
  • personaggi: come dar vita a protagonisti ‘reali’, in cui tutti possano immedesimarsi;
  • punto di vista o prospettiva: nel momento in cui inizio a raccontare, assumo un punto di vista. Come conciliare realtà storica, pensiero personale e punto di vista della voce narrante;
  • è tutta una questione di linguaggio: il plain language.
  • passato e presente: la storia è politica? La narrazione può essere oggettiva ed esente da influssi della cultura contemporanea? Come affrontare i temi ‘caldi’ di ieri e di oggi;
  • laboratorio di progettazione e scrittura di ‘racconti da museo’.

Lettura-guida dei nostri workshop è ovviamente il nostro libro Racconti da museo. Storytelling d’autore per il museo 4.0 (a cura di Cinzia Dal Maso, Edipuglia 2018).

 

Abbiamo realizzato workshop della durata di due o tre giorni per conto di:

  • Regione Lombardia
  • Regione Lazio (nell’ambito di un corso per operatori museali)
  • Coopculture
  • Università Cattolica del Sacro Cuore
  • Master PAST Università di Macerata

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